Comunemente noto come infarto, l'infarto miocardico è una situazione di estrema emergenza che richiede l'intervento immediato dei servizi di emergenza.
Che cos'è un infarto del miocardio?
Una cardiologa spiega: Il miocardio è il muscolo del cuore che assicura la circolazione del sangue nel corpo. Un infarto del miocardio corrisponde alla sofferenza e quindi alla morte di una parte del muscolo cardiaco, il più delle volte causata dall'occlusione di uno dei vasi sanguigni che lo nutrono e gli forniscono ossigeno. L'arteria coronaria bloccata non riesce più a portare normalmente ossigeno al muscolo, che smette di funzionare, poi muore dopo poche ore se l'arteria non viene sbloccata.
Il segno tipico è il dolore al petto, spesso molto intenso, classicamente prolungato - maggiore di 30 min-, a riposo e talvolta irradiato al braccio sinistro o alla mandibola. È spesso accompagnato da sudorazione, pallore, a volte una sensazione di morte imminente. Tuttavia l’infarto può non presentare questi segni tipici.
Quali sono le diverse cause di un infarto del miocardio?
La causa di gran lunga più comune è la formazione di un coagulo in una placca di colesterolo situata sulla parete del vaso, precisa il medico. Queste placche ateromasiche sono costituite in particolare dal colesterolo e si formano lungo le pareti delle arterie. Quando si rompono, forma un coagulo che può bloccare un'arteria nel cuore. Altre cause, molto più rare, possono anche essere responsabili di un'arteria coronaria bloccata: uno spasmo: scarsa irrigazione del miocardio, una dissezione: lacerazione della parete del vaso, un coagulo formato altrove che seguirebbe il flusso sanguigno prima di bloccare un'arteria coronaria. I fattori di rischio sono:
il fumo, l'ipercolesterolemia, il diabete, l'ipertensione, l'obesità e la sedentarità che aumentano il rischio di ateroma e quindi d'infarto del miocardio. Le persone più a rischio sono gli uomini, soprattutto con una storia personale o familiare d'infarto, il rischio aumenta con l'età.